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18 Jan
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L'AGENZIA DELLE ENTRATE CHIARISCE I DUBBI SU FOTOVOLTAICO E DETRAZIONI.

gen 18, 2013
Detrazione fiscale o ricorso agli incentivi del Quinto Conto Energia?

E’ finalmente arrivato un chiarimento da parte dell'Agenzia delle Entrate relativo ai  dubbi su fotovoltaico e detrazioni.

Il problema era sorto a causa dei comportamenti incoerenti delle diversi sedi dell’Agenzia delle Entrate: talvolta consentivano agli impianti fotovoltaici il ricorso alle detrazioni, altre volte lo negavano.
Tutto risolto dal recente intervento dell’ufficio stampa dell’Agenzia delle Entrate che intervenendo su tale argomento ha chiarito che gli impianti fotovoltaici possono godere delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni, portate dal 36% al 50% fino al 30 giugno (ma non di quelle del 55% per la riqualificazione energetica) solo se si rinuncia alle tariffe incentivanti del Conto Energia.
Sarà quindi possibile usufruire delle detrazioni IRPEF del 50% per le ristrutturazioni edilizie in caso di installazione di un impianto fotovoltaico.

E’ sempre più probabile quindi che si possa preferire la detrazione e lo scambio sul posto in alternativa agli incentivi offerti dal quinto conto energia, ormai al termine.

Questa soluzione, per certi impianti, è già preferibile. Per un impianto da 20 kW per esempio è possibile ottenere quasi 30mila euro in più su 25 anni rispetto al ricorso agli incentivi offerti dal quinto conto energia.

Oltre a ciò è giusto considerare che questa soluzione offre altri tre vantaggi:

• rende molto più semplice e snello l’iter burocratico;
• consente di usufruire ANCHE dello scambio sul posto, quindi autoconsumo non soggetto a tassazione;
• permette di evitare  la stangata fiscale sotto forma di tassazione del reddito da energia immessa in rete.

Rimanendo su questo ultimo aspetto occorre infatti ricordare che l'Agenzia delle Entrate a fine Dicembre ha chiarito che, per impianti sotto i 20 kWp a servizio di un'abitazione, i ricavi dalla tariffa omnicomprensiva del quinto conto energia costituiscono reddito che va tassato (per un impianto fotovoltaico residenziale medio si tratta di un prelievo da 100-200 euro l'anno). L'immissione in rete infatti non concretizza attività commerciale, per cui la tariffa non è sottoposta al regime dell'Iva, ma viene considerata “reddito diverso” ai fini delle imposte dirette.

In estrema sintesi:
• gli impianti fotovoltaici che rinunciano agli incentivi offerti dal V° Conto Energia possono godere delle detrazioni fiscali del 50% (fino al 30 Giugno) per le ristrutturazioni edilizie ma non di quelle del 55% per la riqualificazione energetica
• meglio autoconsumare il più possibile